venerdì 5 agosto 2011

noisiamoubuntu numero 18

Questa settimana intervistiamo Antonio, primo nato del centinario della Repubblica e grande sostenitore di Ubuntu! :-)
Ti piace l'idea delle interviste a persone che usano Ubuntu? Finora solo pochi coraggiosi ci hanno inviato la loro intervista, ma tutti possono falo! Vuoi partecipare anche tu? Leggi subito come fare, e vieni anche tu nella grande famiglia Ubuntu, perché tutti noi siamo ubuntu, anche tu!

Antonio


Nome: Antonio
Cognome: Meloni
Nickname: Night Train
Computer su cui utilizzo Ubuntu: Dell Precision 9200
Età: 50, sono il primo nato del 1961, anniversario del centenario dell'Unità d'Italia, quest'anno nessuno mi ha invitato alle celebrazioni ... per cui mi piacerebbe festeggiare con voi.
Professione: Filosofo, stratega, formatore ... in pratica disoccupato. Appassionato di musica, informatica, psicostoriografia. Affascinato da tutto quanto il genio umano, singolo e collettivo, produce nei campi dell'intelletto, dell'arte, della tecnologia.
Città di residenza: Sono nato a Torino, ma da alcuni anni vivo a Tortolì, in Sardegna, per una scelta di vita.
Come hai scoperto Ubuntu? 
Dopo essere diventato un esperto autodidatta, dal dos 2.0 a win xp, provato anche il powerpc di apple, ma esasperato dai problemi e dai continui ripristini necessari, cercavo qualcosa di semplice, completo, sicuro.
Un conoscente mi disse che avrei dovuto provare Linux, così ho cominciato a raccogliere informazioni su internet, nel 2006 ho incontrato Ubuntu e, nonostante le remore iniziali nell'affrontare un mondo che credevo totalmente nuovo, ho cominciato a provarlo.
L'anno successivo ho installato la Feisty Fawn 7.04 in dual boot, ma dalla successiva 7.10 il resto è andato su macchina virtuale.
Devo ammettere che il passaggio è stato più facile del previsto.
Perché o cosa ti piace di Ubuntu? 
La filosofia. Completamente aderente al mio modo di pensare e lavorare. Le capacità del singolo esaltate dalla collaborazione e dalla disponibilità di tutti gli altri.
La condivisione delle conoscenze ha permesso il salto di qualità nell'evoluzione dell'umanità, il successo di Ubuntu non fa che seguire le stesse regole.
E poi l'obiettivo di risolvere il "bug n°1".
Cosa ti piacerebbe che fosse migliorato? 
Più che di migliorie, che saranno sempre continue per l'evolversi delle tecnologie, credo che si debba riflettere sulla necessità di modificare alcune strategie.
Noto che alcune proposte avanzate dalla base degli utilizzatori sono spesso stroncate dai "tecnici" con motivazioni anche valide, ma che spesso prescindono dal punto di vista e dalle capacità dell'utilizzatore finale.
Per essere veramente alla portata di tutti, e per diffondersi sempre di più, è necessario offrire un sistema che non richieda un cambiamento di versione ogni sei mesi per avere sempre tutto aggiornato, soprattutto se, come sta succedendo ultimamente, le versioni escono sempre un po' "zoppicanti".
Dobbiamo incominciare a pensare che Linux, e in particolare Ubuntu, non rappresenta un'élite, come a molti piace pensare per distinguersi dalla massa (pensiero comune anche agli utilizzatori di Apple), piuttosto trovare le soluzioni ai piccoli problemi che spesso mettono in difficoltà l'utente inesperto: le applicazioni necessarie da aggiungere dopo l'installazione standard, le configurazioni senza interfaccia grafica, la compatibilità con il vecchio hardware, la conoscenza preventiva di hardware e software compatibile (marchio sulle confezioni), l'alternativa "produttiva" a tutte le principali applicazioni degli altri sistemi operativi (non sempre la macchina virtuale risolve tutti i problemi, vedi i DRM con Virtualbox).
Perché consigli Ubuntu?  
Consiglio l'uso indiscriminato di Ubuntu perché, come dicevo poc'anzi, sono un pieno fautore della sua filosofia.
Considero necessaria la presenza di questo sistema operativo, che stravolge un po' le regole, sia tra quanto viene proposto di default sui pc, sia nell'ambito stesso delle altre distribuzioni Linux.
Per la maggior parte degli utenti, a cui il computer serve per uso personale e ufficio di base, Ubuntu rappresenta la migliore scelta in assoluto per semplicità, immediatezza di utilizzo e sicurezza (anche se un'installazione completa non sono ancora in grado di completarla da soli).
Certo aiuterebbe molto aumentare l'offerta di pc con Ubuntu preinstallato e la disponibilità di cd/dvd di installazione "completa" (licenze permettendo).
In ogni modo, con un occhio al progresso tecnologico, sui nuovi pc installo sempre le versioni a 64 bit.
Come contribuisci alla diffusione di Ubuntu? 
Persuasione occulta, messaggi subliminali, costrizione senza alternative e altri metodi "democratici" per tutti quelli che mi chiedono aiuto per un pc "piantato" o per un consiglio su un computer nuovo (loro lo comprano, io installo Ubuntu senza nemmeno attivare il preinstallato).
Figli, parenti, amici, conoscenti, ormai sono tutti coinvolti e contribuiscono a diffondere il nome, per il bene della causa.
Purtroppo, per situazioni personali, non riesco a partecipare in modo assiduo alla vita della grande comunità di Ubuntu, i miei interventi sono ancora troppo sporadici, ma ho avuto contatti con vari Ubuntisti in Italia e nel Mondo e ho contribuito alla soluzione di piccoli problemi e segnalazioni su Launchpad.
Spero di poter presto collaborare in modo più diretto e continuativo, come mi è stato chiesto più volte, oltre a divulgare il "verbo" e la filosofia di Ubuntu. 
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